Campi Flegrei, l’Osservatorio Vesuviano spiega cosa sta accadendo in queste ultime ore

Il bradisismo che è attivo nei Campi Flegrei viene spiegato in un’intervista da Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV.

Una situazione tranquilla, ma sicuramente in continua evoluzione, quella che riguarda i Campi Flegrei, stando a sentire Mauro Di Vito, il direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV. “Non ci sono al momento segnali di una eruzione imminente o di scosse sismiche di forte intensità”, ha spiegato l’esperto geologo in un’intervista esclusiva che ha rilasciato alla televisione locale TeleIschia e che arriva mentre comunque le scosse, seppur di lieve entità, proseguono.

Campi Flegrei visti dal satellite
Campi Flegrei, l’Osservatorio Vesuviano spiega cosa sta accadendo in queste ultime ore (Areearischio.it)

In realtà, l’ultima scossa – di magnitudo 1.9 e con epicentro tra Pozzuoli, Quarto e Bacoli – è stata registrata dai sismografi nella serata del 28 maggio. Insomma, una scossa che è passata del tutto inosservata dalla popolazione locale, a cui sono seguiti due giorni, ieri e oggi, senza sommovimenti. Non significa però che il bradisismo si stia fermando, anzi il fenomeno continua ad andare avanti, “a una velocità costante di circa 1,5 centimetri al mese”, sottolinea Di Vito.

Non solo bradisismo, sotto osservazione anche le emissioni di gas

Restano inoltre sotto stretta osservazione le emissioni di gas nella zona Solfatara–Pisciarelli e in alcune aree marine, in quanto – riferiscono sempre dall’Osservatorio Vesuviano – questa attività “resta intensa e ci indica che il sistema idrotermale, superficiale e profondo, è sotto pressione. La temperatura sta aumentando leggermente, ma al momento non ci sono segnali che indichino un pericolo imminente”.

una solfatara ai campi flegrei
Non solo bradisismo, sotto osservazione anche le emissioni di gas (Areearischio.it)

Viene da parte del geologo ribadita infine l’importanza del monitoraggio continuo e della collaborazione tra istituzioni, affinché ci si trovi preparati di fronte a scenari di eventuale crisi: “Il processo è in corso, con fasi alterne. Serve ancora massima attenzione da parte nostra e delle autorità”, è la chiosa finale dell’esperto ed è anche una dichiarazione di intenti che è davvero essenziale da cogliere.

Educare al fenomeno: l’impegno nell’area dei Campi Flegrei

Se da una parte ci sono gli esperti che costantemente aggiornano la popolazione su quello che sta accadendo, dall’altra anche il sistema dell’istruzione scolastica, in questi giorni, sta portando avanti una serie di iniziative, che sono volte a educare gli studenti a fenomeni come il bradisismo e ai terremoti in generale, proprio perché ci sia la consapevolezza di quello che sta accadendo in questa zona.

vista di pozzuoli
Educare al fenomeno (Areearischio.it)

Nello specifico, 600 studenti delle scuole che si trovano nella cosiddetta zona rossa sono stati coinvolti in un’iniziativa partita direttamente dalla Regione Campania. Lo scopo era realizzare brevi video informativi in stile social, i cosiddetti reel, per spiegare come comportarsi in caso di emergenza. Sono nove in tutto le scuole premiate con fondi destinati ad attività di protezione civile.

Come ha spiegato Italo Giulivo, capo della Protezione Civile regionale, il ruolo dei più giovani è importante. Infatti, ha evidenziato il numero uno della Protezione Civile campana, i giovani possono “diventare i veri comunicatori di messaggi chiari e corretti”. Quindi ha aggiunto un messaggio che è appunto un invito alla sempre più necessaria consapevolezza: “Solo così si riduce la paura, attraverso la conoscenza”.

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